Ricomincia Cantastorie con una nuova formula e molte novità! Cantastorie è il centro di aggregazione territoriale per anziani soli che la cooperativa Gemma porta avanti dal 2007, con l’obiettivo di contrastare l’isolamento e la marginalità sociale degli anziani con attività che facilitano la socializzazione e il benessere psicofisico.
Fra le novità di quest’anno, di cui parleremo approfonditamente sul questo blog, c’è anche un fantastico laboratorio di sferruzzamento che in qualche modo trascende i confini della nostra città, e raggiunge altri luoghi, altre storie, altre persone. È una piccola attività del martedì mattina, semplice, senza pretese, che però fa la sua parte per rendere migliore questo mondo, e ci piace pensare che possa arrivare a scaldare qualche mano e qualche cuore.
Questa storia comincia con un dato di fatto: lavorare a maglia è tornato di moda (😎), ma soprattutto incide positivamente sul mantenimento e il recupero della motricità fine, e su alcuni aspetti cognitivi come concentrazione e memoria. Perfetto, ci siamo detti, è un’attività carina e utile per le persone anziane. I nostri nonni di Cantastorie saranno contenti. Ci attrezziamo e si parte.
Però…un semplice laboratorio di lavoro a maglia non ci bastava. Da qualche tempo ci piace pensare secondo una logica sistemica, e andare a cercare le connessioni tra le cose piccole che facciamo e le cose grandi che cambiano il mondo…Da sempre ci piace sognare in grande, ma solo da qualche tempo lo facciamo davvero. E allora ci siamo chiesti: è possibile trarre un secondo vantaggio da questa attività? Perché non provare a farne qualcosa di utile anche per qualcun altro, oltre che per i nostri nonni? Qualcosa di utile magari per chi è solo e senza più fiducia nel futuro, per chi si trova a terra e sta per affrontare l’inverno ai bordi delle strade.
Conoscevamo già il progetto Sheep Italia, che, tra le tante cose che fa, realizza coperte di lana per i senza dimora. Coperte partecipate, fatte a mano dalle persone comuni, da chiunque abbia voglia di lavorare a maglia. Coperte fatte con amore da moltissime persone di tutta Italia, coperte che scaldano davvero. Ognuno può realizzare ai ferri o all’uncinetto dei quadratini di lana di una certa misura, e poi spedirli a Sheep Italia, che li mette insieme in bellissime coperte colorate da distribuire ai senza dimora in tutto il Paese.
Abbiamo preso contatto con i volontari di Sheep e fissato un appuntamento per prendere il materiale. Siamo andati presso la loro sede a Montelupo Fiorentino, dove Saverio e due volontarie sorridenti e indaffarate ci hanno dato 3 borsine colme di quadratini di lana, le sheepper 😄.
Funziona così:
In ogni sheepper ci sono 104 quadratini, con cui vengono 2 coperte.
Una grande da 72, e una piccola, da 32.
Con 3 sheepper dobbiamo realizzare 6 coperte.
Siamo tornate in sede piene di entusiasmo, preparando il materiale per l’attività con il sorriso negli occhi. Alcune nonne di Cantastorie sono già al lavoro, e il martedì mattina cuciono insieme quei quadratini colorati, tra due chiacchiere e un caffè. Una coperta è già pronta per essere spedita, ma il lavoro continua perché c’è ancora da fare.
È in mattine come queste che si tocca con mano la magia di questo lavoro, e si capisce al volo che ogni gesto che mettiamo nel mondo è capace di incidere sul mondo. È in giorni come questo che si ha la sensazione che tutto sia connesso…le storie, le persone, le vite che si intrecciano. Come fili di lana all’uncinetto.
Rispondi