“Trovarmi impreparato davanti a storie difficili e situazioni ingiuste che fanno soffrire le persone, spesso ragazzi della mia età o poco più piccoli di me”.
Risponde così Francesco, volontario del servizio civile regionale, alla domanda cosa ti ha fatto arrabbiare durante questo percorso.
In occasione dell’ultimo giorno di servizio civile di Sara e Francesco presso la nostra associazione, abbiamo organizzato un momento di formazione conclusivo, per riflettere insieme sulla loro esperienza e fermarci a capire cosa sia cambiato in loro e intorno a loro in questo anno.
Sara e Francesco sono due ragazzi in gamba, che si sono messi in gioco sul serio e hanno vissuto il servizio civile come una vera esperienza di vita. E anche noi siamo cresciuti insieme a loro. Abbiamo imparato a comunicare con Sara in quel suo modo fatto di gesti e sorrisi ma senza parole, abbiamo scoperto la sensibilità di Francesco nascosta sotto la sua perenne voglia di scherzare. Quest’anno ci siamo messi in gioco tutti forse più di altre volte, e ne siamo usciti più ricchi. Perciò stavolta anche noi risponderemo alle domande di questa auto-intervista introspettiva 😊 ( S. per Sara, F. per Francesco, P. per Pozzo di Giacobbe).
Cosa mi è piaciuto.
S. Il lavoro all’Emporio Sociale, avere incontrato nuovi amici e persone nuove.
F. I ragazzi conosciuti allo Spazio Giovani, le relazioni instaurate con loro.
P. Vedere Sara e Francesco uniti nell’affrontare questa esperienza, vedere nascere la loro amicizia.
Cosa non mi è piaciuto.
S. Alcune incomprensioni.
F. La piattaforma della regione.
P. Aver perso Greta lungo la via! Greta, altra ragazza volontaria, ha interrotto la sua esperienza di servizio civile quando ha trovato un lavoro; ci sarebbe piaciuto vederla arrivare in fondo insieme ai suoi compagni di viaggio!
Cosa ricorderò.
S. Le giornate passate insieme a fare cose utili, le tante risate.
F. Le storie dei ragazzi che ho incontrato, che mi hanno colpito e avvicinato a loro facendomi riflettere.
P. La disponibilità e l’impegno che Sara e Francesco hanno dimostrato durante tutto l’anno.
Cosa lascio di me.
S. La mia timidezza, e un po’ di malinconia nel finire questa esperienza.
F. Il ruzzo, la mia voglia di scherzare condita da qualche sprazzo di serietà.
P. Speriamo di aver lasciato ai ragazzi un po’ dello spirito che anima la nostra associazione…esserci per gli altri, dare una mano dove e quando serve, trovando insieme il “come”.
Cosa mi prendo da questa esperienza.
S. Un po’ di autonomia; ho imparato a fare da sola alcune cose che prima non facevo, un po’ più di sicurezza.
F. Mi prendo un po’ di leggerezza…con questa esperienza ho capito che spesso nella vita ci si arrabbia per niente, mentre ci sono persone che tutti i giorni vivono situazioni complesse e hanno mille difficoltà. Ho imparato a dare il giusto peso alle cose.
P. Come sempre ci prendiamo la bellezza di aver conosciuto due persone nuove, averle viste adoperarsi per gli altri, crescere, cercare la propria strada, e farci entrare a poco a poco nel loro giovane mondo affamato di futuro.
Rifarei il servizio civile regionale? Consiglierei ad altri di farlo?
S. Sì lo rifarei senza dubbio.
F. Sì, lo rifarei e consiglio a tutti di farlo. È un’esperienza che fa crescere a livello personale, ti fa incontrare cose e persone magari molto lontane da te, con cui non avresti modo di confrontarti. Per me è stato così ed è stato importante.
P. Tanti di noi che adesso lavorano o fanno volontariato in associazione vengono proprio dal servizio civile! Certo che lo rifaremmo!
Per concludere.
F. Voglio dirvi grazie.
S. Anche io.
P. Anche noi! ❤
Il Servizio Civile regionale è un’opportunità promossa nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
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